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Il combattimento

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Il combattimento nel Taekwondo è caratterizzato da tecniche veloci e lineari in cui movimenti fluidi e circolari degli arti inferiori ne rappresentano l’elemento di forza. È ormai noto che il combattimento si realizza secondo l’aspetto situazionale in cui prevalgono elementi quali la “Tattica e la Strategia”. L’atleta che esprime queste qualità, in funzione della tecnica acquisita, dimostra di possedere una ottima intelligenza motoria, attraverso la quale riesce a realizzare la scelta del momento, del modo, dell’obiettivo e quindi della situazione da raggiungere.

Le capacità motorie individuabili nella situazione secondo un aspetto “tecnico-tattico” sono: logicità tattica, capacità di differenziazione, capacità tecnica – offensiva, capacità tecnica – difensiva, capacità di trasformazione tecnica-motoria.

La logicità tattica nel taekwondo può definirsi come la capacità di condurre un combattimento usando i mezzi tecnici in relazione alle proprie possibilità tecniche, volitivo-morali e fisiche. È l’insieme delle misure e dei comportamenti che l’atleta adotta per l’impegno ottimale delle proprie capacità in accordo con i propri compiti e le caratteristiche dell’avversario. L’aspetto tattico deve pertanto tenere conto della tecnica e della strategia (insieme di più segmenti tattici. Programma o procedimento che serve a raggiungere uno scopo). La logicità tattica tiene conto di tali fattori insieme alla simulazione di tecniche o di azioni (finte), che servono ad indurre nell’avversario la reazione voluta.

La capacità di differenziazione, intesa come concetto fondamentale secondo il quale le componenti motorie dell’azione di combattimento implicano una unità tra tecnica – tattica e condizione fisica.
Nel combattimento l’apparato muscolare viene fortemente sollecitato, ciò comporta una organizzazione nel processo di apprendimento che mira ad ottenere non solo un ampliamento del sistema coordinativo e intellettivo, ma anche adattamenti nelle funzioni energetiche. È nell’azione di combattimento che avviene un’integrazione di questi parametri.

La capacità tecnica – offensiva, consiste nel dimostrare tecniche finalizzate all’attacco.

La capacità tecnica – difensiva, consiste nel dimostrare tecniche finalizzate alla difesa.

La capacità di trasformazione tecnica – motoria: questo aspetto prende in considerazione tutti ipunti trattati finora. L’apprendimento di tecniche in maniera variata, comporta che l’atleta di taekwondo sia messo in grado di eseguire qualsiasi gesto tecnico, da qualsiasi posizione e in qualsiasi modo; tutto ciò variando ritmi e modalità di esecuzione, scegliendo il tempo esatto e secondo una prospettiva tattica ideata. La capacità in esame consiste nel dimostrare di possedere un notevole bagaglio tecnico che permette all’atleta di variare e ristrutturare, ricorrendo alla propria creatività, forme di movimento acquisite, contribuendo così all’evoluzione delle stesse in modo tale da risolvere qualunque problema tecnico – motorio (situazione).

II combattimento di Taekwondo si svolge su un campo quadrato di 10×10 m, tra due atleti muniti di protezioni: il corpetto o corazza, il caschetto, la conchiglia, il paradenti in gomma, le paratibie, i para-avambracci e i guantini.

Il combattimento è articolato in tre riprese (o round) da due minuti ciascuno, con una pausa di un minuto. L’atleta per fare punti deve colpire l’avversario sul corpetto con tecniche di calcio e pugno (1 punto), oppure al viso e sulla testa con sole tecniche di calcio (2 punti oppure 3 se il colpo è ben assestato e costringe l’avversario alla caduta involontaria).

Il contatto è pieno e il ko è valido, non c’è limite ai colpi a meno che non si proceda ad un attacco falloso o ad una qualsiasi altra azione che richieda l’intervento dell’arbitro. Non si utilizza una vera e propria guardia e ci si serve di tecniche di schivata, di parata, di anticipo e contrattacco.

Al termine dei tre round l’atleta con il maggior numero di punti vince l’incontro. L’incontro può terminare anche prima del tempo regolamentare nel caso in cui uno degli atleti ottenga un vantaggio, rispetto all’avversario, di 7 punti, oppure per knock-out (KO); in questi casi l’incontro termina e l’atleta viene immediatamente dichiarato vincitore.

In caso di parità assoluta al termine del terzo round si effettua un quarto round in cui vince chi fa il primo punto (Golden-Point). Se al termine della 4a ripresa si è ancora in parità, vince chi ottiene la preferenza arbitrale (per superiorità tecnica o altro merito acquisito).

a cura della FITA – Federazione Italiana Taekwondo

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