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Le forme superiori

Dopo i Taegeuk l’atleta di Taekwondo inizia ad apprendere le forme per cinture nere definite “forme o poomse superiori” caratterizzate non da numerazioni ma solo da nomi propri.

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Koryo

Koryo è il nome di questa poomse che rappresenta il “Cavaliere” ed è la prima forma superiore che una cintura nera apprende. L’eredità lasciata dall’omonima dinastia Koryo è alla base di questa poomse, un tributo lasciato dai coreani che devono molto agli uomini di quel periodo, i quali inventarono, secondo  alcune teorie per la prima volta al mondo, il metallo nonchè le famose ceramiche Koryo.

Ogni tecnica del poomse Koryo ha in se i caratteri della volontà e di una fortissima convinzione, la stessa che caratterizzò lo spirito dei guerrieri Koryo nelle molte battaglie per difendersi dai Mongoli e dalle loro assidue pressioni. Di particolare importanza, in questa forma, la posizione di riposo o jumbi-seogi, rappresentata da un insolito tong-milgi, posizione che richiede uno sforzo ed una concentrazione mentale notevole. Secondo la tradizione ed alcune testimonianze la posizione delle mani individua il punto dove convergono spirito (Jeong) e divinità (Sin). L’andamento o “linea” della forma rappresenta una lettera cinese che significa “seonbi” o “seonbae”, che in coreano significa “uomo che apprende” o “uomo ricco di virtù”.

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Kumgang

Il poomse Kumgang rappresenta la “montagna” (Kumgang-san). La traduzione letteraria di Kumgang è “diamante” (Kumgang-seok). La montagna Keumgang della penisola coreana è considerata un luogo quasi sacro, al centro dello spirito nazionale e i “Kumgang Yeoksa” (guerrieri Kumgang), nominati da Buddha, sono alla base di questa poomse. Il Taekwondo ha denominato questa forma Kumgang, per evidenziare i movimenti basati sulla forza, sull’equilibrio, la bellezza, e la maestosità che una cintura nera dovrebbe possedere. Kum-gang è anche quel fattore che nel Buddhismo può interrompere tutte le agonie dello spirito. Per quanto riguarda la forma le nuove posizioni sono: Keumgang-makki, santeul-makki, kheun dol tzogi, hak-dar-seogi, batangson-teok-chigi.

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Taebaek

Questa Poomse è considerata sacra dai coreani in quanto strettamente collegata alla nascita stessa della Corea, fondata dal leggendario Tangun. Quest’ultimo, infatti,  fondò la nazione nella penisola di Taebaek, l’attuale montagna Bek-doo-san, anche detta “bright mountain” o “montagna luminosa”. Il monte Bek-doo-san è il simbolo della Corea e rappresenta il pensiero di Tangun detto “Hongik Ingan”. Molte le tecniche introdotte da questa forma (Kumgang-momtong-makki, deung-jumeok-olgul-bakkat-chigi, dol-tzeogi o cardine, japhin-son-mok-ppaegi, sonnal-opeo-japki). Questa poomse rappresenta anche il cammino della terra verso il cielo ed è composta, in prevalenza, da parate momtong-makki.

4_Pyongwong

Pyongwong

Il suo schema significa “pianura” , luogo ove vivono quasi tutte le creature viventi. La pianura è anche chiara manifestazione di maestuosità e grandezza, dove la superfice è calma e tranquilla, ma nel cui sottosuolo si sviluppa una grande energia. Allo stesso modo l’uomo deve essere calmo e tranquillo, ma avere in se i germi di una grande energia. La poomse Pyongwong è basata su una idea di pace e, al tempo stesso, di lotta.  Le nuove tecniche introdotte sono: dangkyo-teok-jireugi, meongye-chigi, hecho-santeulmakki, kodureo-olgul-yop-makki. La linea di questo poomse rappresenta proprio l’origine e la trasformazione della pianura.

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Sipjin

La parola Sipjin deriva dal pensiero cosidetto “10 longevity”, regola spirituale riguardante i valori numerici secondo la quale il numero dieci rappresenta una figura numerica simbolica dell’evoluzione infinita. Dieci è, infatti,  il valore alla base di cifre più elevate come cento, mille. Proprio per tali motivazioni esso è considerato come la figura simbolica dello sviluppo eterno. Dieci sono, inoltre, i dieci elementi della natura detti di lunga vita (sole, luna, montagna, acqua, pietra, albero, pianta eterna, tartaruga, cervo, gru). Un ulteriore elemento rappresentativo di questa forma è la sua linea, che corrisponde al carattere cinese che significa dieci. Riferimento importante è dato anche dalla parola coreana “Sip Chang Seng”, che significa crescita e sviluppo continuo della natura semplificata nei dieci elementi precedenti, dei quali due sono elementi celesti, tre risorse naturali, tre animali e due sono piante. Questi elementi danno all’uomo fede, speranza e amore. Dieci sono anche le nuove tecniche introdotte da questa poomse: opeun-son-nal-jireugi, son-nal-arae-makki, son-badak-kodureo-makki, hwangso-makki, bawi-milgi, son-nal-deung-momtong-hecho-makki, kodeo-olligi, sonnal-otkoreo-arae-makki, sonnal-deung-momtong-makki, chettari-jireugi.

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Jitae

Il suo schema rappresenta l’uomo che in piedi sulla terra contempla il cielo. L’uomo sulla terra simbolizza la via della lotta per la sopravvivenza. Secondo la filosofia orientale la terra è anche considerata come madre della vita (vero fine supremo), origine e fine stessa della vita. La poomse rappresenta inoltre i vari aspetti che servono nel corso dell’umana lotta per la sopravvivenza, con movimenti derivati dall’armonia della forza che scaturisce implicitamente, lo stesso che giace nella terra. Le nuove tecniche introdotte sono: han-sonnal-olgul-makk e keumkang-momtong-jireugi. La linea del poomse è proprio rappresentata da un uomo in piedi che guarda verso il cielo.

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ChonKwon

Lo schema di questo poom-se rappresenta il “cielo” oppure, ancora meglio, il “paradiso”, che è l’origine di tutte le creature e del loro cosmo. Per la sua immensa grandezza i coreani hanno per tanto tempo venerato il cielo come principe dell’universo, capace di abbracciare tutto il creato. Gli orientali, in genere, temono il cielo in quanto capace di rendere l’uomo che lo contempla piccolo e pauroso, per cui le azioni di questo poom-se rappresentano la pietà vitale. Il chonkwon si ispira alla storia di “Hwanin”, principe del paradiso. Tra le tecniche introdotte da questo poomse ritroviamo: bam-jumeok-sosum-chigi, nalgae-pyogi, hwidullo-makki, keumgang-yop-jierugi, teasan-milgi. Il poomse Chonkwon ha, nella sua linea, una chiara forma a “T”, che rappresenta la discesa umana dal cielo e la conseguente sottomissione alla sua volontà ed alla sua potenza.

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Hansu

La parola Hansu significa acqua nella sua funzione preservatrice e conservatrice della vita stessa. L’acqua è l’elemento capace di dare la vita, di consentire la crescita, la forza, l’armonia e la magnanimità ma Hansu è anche adattabilità. L’acqua, infatti, è capace di adattarsi ad ogni situazione e ad ogni recipiente senza preoccuparsi della forma. Quando su un pianeta sconsciuto c’è dell’acqua c’è vita. Fluidità ed adattabilità sono anche quelle caratteristiche trasmesse proprio da questo poomse e da tutto il Taekwondo, che privilegia chi è capace di adattarsi al proprio avversario ed alle avversità della vita, risultandone vincente. Le nuove tecniche introdotte da questo poomse sono: sonnal-deung-momtong-hecho-makki, me-jumeok-yang-yopkuri-chigi, kodureo-khaljaebi, an-palmok-arae-pyojeok-makki, sonnal-keumgang-makki.

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Ilyo

L’ultimo poomsae rappresenta il pensiero del grande sacerdote buddista Wonhyo, pensiero caratterizzato dall’unicità della mente e del corpo e quindi dello spirito e della materia. Secondo questo famoso personaggio storico una linea, un cerchio o un punto terminano in un qualcosa che ha una sua unicità. Lo schema del poomse Ilyo, quindi, rappresenta “unità” e termina con quello stato di  elevazione dello spirito e della materia che nel buddismo prende il nome di “Nirvana”. L’armonizzazione dello spirito e del corpo (essenza di tutte le arti marziali) viene raggiunta dopo un lungo periodo di addestramento che comporta l’insegnamento e l’esecuzione di varie tecniche, comprese quelle legate allo  sviluppo della mente. L’unione di cuore, spirito e corpo passano attraverso la fede e la fiducia in se stessi e con questa l’uomo vince il proprio “Io”. Ilyo è l’estremo del taekwondo; l’ottenimento, tramite la disciplina, di uno spirito unificato.

La linea di questo poomsae rappresenta il marchio buddista tristemente noto come “Svastica”.

Le tecniche introdotte sono: du-son-pyo, bitureo-jabadangkigi, twio-yop-chagi, wasanteul-yop-chagi.